Un corpus di 13 fotografie a colori di grande formato sono sospese tra le volte tufacee della suggestiva Sala delle carceri del Castel dell’Ovo di Napoli. Soggetto delle immagini sono gli alberi, alberi napoletani, fotografati nel bosco del Museo di Capodimonte e nel Real orto Botanico di Napoli. Nella sala è allestito un sistema audio che diffonde ininterrottamente e da più punti la registrazione di respiri. Le immagini sono illuminate da fasci di luce come raggi di sole che filtrano dalle chiome degli alberi.
Il respiro, nella sua naturale funzione tra mondo esterno ed interno, collega il flusso di pensieri e di emozioni che ci attraversano. Sentirsi in un unico respiro può contribuire al riconoscimento dell’appartenenza allo stesso mondo naturale.
….”Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce t’insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà” (B. Da Chiaravalle, XII secolo). A fronte di un equilibrio ecologico ormai compromesso, rinnoviamo il nostro interesse per l’albero non solo per ragioni di sopravvivenza, ma per quella simbologia millenaria che, al ritmo del respiro, tornerà a vibrare per guardare gli alberi e la natura con amore.

LuogoSala delle Carceri- Castel dell’Ovo- NapoliAnno2009Tecnicafotografia a colori, diffusione audio